Quali spese fanno scattare i controlli del fisco: finalmente svelato cosa evitare

In che modo evitare il rischio di essere oggetto di un controllo fiscale? Attenzione alle spese alle quale bisogna prestare attenzione.

Quello degli accertamenti del fisco è un rischio che, potenzialmente, potrebbe riguardare tutti. Del resto l’obiettivo di questi controlli è quello di ridurre l’evasione fiscale compiuta in molteplici modalità, e verificare la coerenza tra redditi ed uscite.

Accertamenti fiscali: quali spese li fanno scattare
Come evitare i controlli del fisco: le spese alle quali prestare attenzione (gazzettaambiente.it)

Ciò nonostante vi sono una serie di spese che fanno si che il Fisco possa procedere immediatamente con un controllo mirato, con la possibilità di applicare non soltanto imposte maggiori ma anche pesanti sanzioni. Cerchiamo dunque di comprendere in che modo comportarsi e a che cosa fare attenzione per evitare non solo gli accertamenti, ma anche le relative sanzioni.

Difendersi dal fisco: le spese che fanno scattare gli accertamenti

Ricevere un avviso di accertamento fiscale non è per nulla piacevole e comporta una serie di preoccupazioni in merito alla correttezza del proprio operato. Ciò non significa che ci si trovi necessariamente in errore, ma la possibilità che siano state effettuate spese in maniera considerata non consona nel contesto delle normative vigenti potrebbe emergere proprio da tali accertamenti.

controlli del fisco: finalmente svelato cosa evitare
Controlli fiscali: l’ultima decisione della Corte di Cassazione (gazzettambiente.it)

Ecco allora che è necessario porre molte attenzione, nello specifico, alle spese che si intende portare in deduzione, quelle che se effettuate senza seguire il criterio della ragionevolezza potrebbero essere oggetto di approfondimenti fiscali con determinazione induttiva del reddito.

Questo comporterebbe l’erogazione di sanzioni e l’applicazione di imposte in misura maggiore. L’applicabilità della rideterminazione del reddito di impresa con metodo induttivo è stata confermata dalla Corte di Cassazione nella decisione 9664 del 2024, rendendo possibile questa procedura qualora si riscontrino anomalie nella determinazione del reddito in conseguenza di un eccesso di deduzioni.

Tutto nasce da un caso specifico relativo ad un accertamento conseguente a ingenti spese sostenute nell’arco di un anno di imposta, per servizi periodici di pulizia resi da una ditta individuale, portati in deduzione ma considerati dal fisco indeducibili in quanto riguardanti operazioni inesistenti. I costi che l’impresa sosteneva di aver sostenuto non risponderebbero, cioè ai criteri di ragionevolezza.

Da qui l’applicazione del metodo induttivo per spese eccessive con invio di un avviso di accertamento ai fini delle imposte dirette e dell’Iva. Questo perché la quantità di presunte spese sostenute non si conciliava con le capacità organizzative di una ditta individuale. La vicenda è arrivata sino in Cassazione con la decisione di cui sopra.

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