Partono nuovi bonus dal 1° settembre 2024 e a beneficiarne sarà una determinata categoria di cittadini, ovvero i più giovani.
Il Governo ha ideato altre misure di aiuto per i cittadini, data la persistenza di condizioni lavorative, economiche e sociali critiche. Il nostro Paese è quello che ha sofferto di più con lo slancio inflazionale e adesso si cerca di ricorrere ai ripari. Il motivo della perdita del potere di acquisto risiede nel fatto che le buste paga in Italia non sono aumentate, come invece è accaduto negli altri Paesi Membri.
Alcuni contratti nazionali hanno finalmente visto l’agognato rinnovo, ma ancora c’è crisi nella domanda/offerta di lavoro, e questo forse anche a causa della rivoluzione tecnologica: mancano figure specializzate e le aziende inoltre tendono a trattare “al ribasso” ovvero prediligono contratti “flessibili” che danno precarietà. I giovani, in questo scenario, sono i più penalizzati, ecco perché il Governo ha lanciato nuove misure di sostegno, che sono contenute nel decreto coesione.
La prima bella notizia riguardo ai nuovi bonus è che saranno accessibili da settembre 2024 fino a dicembre 2025, e se la misura funziona è probabile che vengano anche rinnovati. Il bonus giovani di cui stiamo parlando è un incentivo all’assunzione e lo scopo è quello di incrementare il lavoro con contratti a tempo indeterminato.
Nel decreto coesione – tra le altre cose – si prevede uno sgravio contributivo del 100% per tutte quelle aziende che assumeranno, nelle date sopra indicate, giovani che hanno età inferiore ai 35 anni e che offriranno loro contratti a tempo indeterminato. Misure simili, sempre nel decreto, sono rivolte alle donne e alle persone che vivono nelle zone svantaggiate economicamente.
Per quanto riguarda la platea di under 35, il bonus presenta anche dei “paletti”, ovvero lo sgravio concesso alle aziende sebbene del 100% non potrà superare i 500 euro mensili, e non rientrano nell’esonero i premi e contributi dovuti all’INAIL. Inoltre il giovane assunto non deve aver mai lavorato con un contratto a tempo indeterminato e il bonus non è accessibile nel comparto del lavoro domestico e se si attiva un contratto di apprendistato.
Questa misura va comunque a dare un segnale positivo per i giovani cittadini, che come accennato poco sopra hanno molta più difficoltà a trovare un lavoro stabile. Non si sa di preciso se questo bonus riservato alle aziende potrà cumularsi con altri sussidi erogati al lavoratore dipendente, ma la speranza è che le aziende rispondano positivamente a questo “invito” e assumano di più e con contratti a tempo indeterminato.
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