Se vuoi schiacciare un buon pisolino, ci sono tre consigli che potresti trovare utili per far sì che sia davvero riposante.
Un sonno di qualità è qualcosa di benefico che non fa altro che far bene al nostro organismo, in linea generale.
Si sa che noi esseri umani dobbiamo dormire almeno 8/9 ore a notte per poter star bene e fare in modo che il sonno sia rigenerante. La mattina, infatti, possiamo toccare con mano i risultati di un buon sonno, proprio dal fatto che ci sentiamo ricchi di energia, svegli, pronti ad affrontare le sfide che la giornata ci porrà davanti.
Dormire bene è fondamentale, perché il corpo ha bisogno di ricaricarsi, per poi tornare a essere scattante. I benefici di un buon sonno davvero tanti e tra questi c’è di sicuro un umore migliore, che renda felici e una migliore salute dal punto di vista cardiaco. Anche la mente si sente più svuotata, libera dai brutti pensieri e le performance anche dal punto di vista atletico sono migliori.
A beneficiarne è anche il nostro sistema immunitario, nonché lo stress, che diventa sempre meno forte. Ma ci sono tre segreti interessanti su come schiacciare un buon pisolino.
Non solo il sonno notturno può essere rigenerante, ma anche un bel pisolino, pomeridiano o meno, può apportare tutta una serie di benefici essenziali per l’uomo.
Mente e corpo ringrazieranno per un pisolino di quelli come si deve. Grazie a esso è possibile rilassarsi e anche rendere la mente più serena e vivace. Secondo alcuni esperti, il momento più opportuno per schiacciare un pisolino è tra le ore 13:00 e le ore 15:00.
Un esperto spiega che «questo periodo si allinea con i ritmi circadiani naturali del corpo, che in genere causano un calo di energia e prontezza dopo pranzo. Un pisolino durante questo periodo aiuta a massimizzare i benefici ristoratori di un pisolino senza interferire con il sonno notturno».
Ma non finisce qui, perché un secondo segreto per un pisolino doc è quello di progettare il momento per farlo e la sua durata. Basta mettere una sveglia o un timer per 20/30 minuti e il gioco è fatto. Se si fanno «brevi sonnellini», si può «entrare nelle fasi più leggere del sonno, che possono migliorare la vigilanza e le prestazioni senza causare lo stordimento e il disorientamento che potresti provare se ti svegliassi da una fase più profonda del sonno».
Importante anche assicurarsi che il luogo in cui riposi abbia una temperatura tra 15°C e 19°C, perché ciò «aiuta il tuo corpo a rilassarsi e ad addormentarsi facilmente», chiosa l’esperto.
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